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La città

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La città 2018-01-11T12:46:16+00:00

Albium Ingaunum è il nome del capoluogo dei Ligures Ingauni, sottomessi dal proconsole romano Lucio Emilio Paolo nel 181 a.C.; la città romana vien costruita sulla riva del mare all’inizio del I sec. a.C. con la classica forma delle città romane, ed è in gran parte riconoscibile nella pianta cittadina medievale e attuale; è centro di municipium con il nome di Albingaunum e in epoca paleocristiana sede episcopale: già nel 451, a Milano, è citato Quinzio vescovo di Albenga. Risalgono a tale periodo il Battistero, ancor oggi sostanzialmente intatto e la prima Cattedrale, sorti in seguito alla ricostruzione della città avvenuta all’inizio del V secolo da parte del generale Costanzo, poi imperatore, come documenta una bella iscrizione in distici elegiaci. Nell’alto medioevo Albenga mantiene l’antico ruolo di capoluogo: è centro di Comitato in età longobarda e franca e nell’ambito della Marca Arduinica, tra X e XI secolo.

In seguito alla prima crociata, la città ottiene privilegi in Terra Santa (1105, 1109) e, al pari delle maggiori città romane e vescovili del nord Italia, è costituita in libero Comune, documentato nel 1127. E’ l’inizio per Albenga del periodo economicamente più fiorente, ancor oggi testimoniato da un gran numero di torri gentilizie; Albenga esplica una politica autonoma, con alleanze e interventi nell’ambito del partito filo imperiale e l’organizzazione di un suo ampio territorio comunale, realizzato anche con la fondazione di numerosi nuovi borghi. Dopo la morte dell’imperatore Federico II, nel 1251 Genova ottiene il controllo sulle antiche città rivierasche, con la firma di onerose convenzioni che ne limitano fortemente l’indipendenza e il raggio di azione economico. Nello stesso periodo, la deviazione del fiume, che viene a scorrere a sud della città, causa l’interramento del porto romano e altomedievale e il progressivo allontanamento della linea di costa dalla città, con la perdita dei commerci marittimi.

Nel Rinascimento rami delle famiglie più importanti, legate in particolare ai Papi liguri e alle nuove rotte commerciali, spostano i loro interessi a Roma e in Spagna; e in patria ricostruiscono le proprie dimore, determinando un generale rinnovamento edilizio nella parte centrale della città e dando vita a importanti  palazzi, che conglobano torri e strutture medievali. La gestione del Comune rimane quella medievale fino alla fine del Settecento, all’avvento della Repubblica Ligure; ma in seguito alla Restaurazione e all’unione al Regno di Sardegna Albenga riprende il suo antico ruolo ed è capoluogo di Provincia, poi, con il Regno d’Italia, di Circondario, che manterrà fino al 1927. L’ampia Diocesi, i cui confini sono ancora in parte quelli del municipium romano, ricorda il valore storico della città. L’importante sfruttamento agricolo della piana alla fine del XIX° e nel corso del XX° secolo ne determina la nuova ricchezza; l’abitato si espande oltre le antiche mura e fino al mare, che oggi dista quasi un chilometro dalla città antica.